ComuniCARE: il progetto della Piccola Casa che unisce digitale e narrazione nella gestione della cronicità

È stato presentato oggi al Congresso nazionale dell’Associazione di psicogeriatria in corso a Firenze il lavoro della dottoressa Cinzia Pietroforte, psicologa-coordinatore del centro diurno integrato Piccola Casa Beata Chiara, sulla possibilità di unire digitale e medicina narrativa nella gestione dell’anziano con demenza.

«La medicina narrativa – afferma Pietroforte – riporta la persona al centro del processo di cura e può essere utilizzata in vari ambiti, dalla prevenzione alla diagnosi, dalla riabilitazione alla cura, dalla aderenza al trattamento fino al funzionamento del team di cura e alla consapevolezza del ruolo professionale e del proprio mondo emotivo da parte degli operatori sociosanitari. Il lavoro presentato – prosegue – propone uno spunto di riflessione sulla utilità di mezzi di comunicazione che permettano un confronto trasversale tra professionisti e che possano monitorare e promuovere salute anche di fronte a situazioni molto complicate».

Lo studio prende le mosse dalla idea di utilizzare Slack, il sempre più diffuso software di team messaging, per la comunicazione all’interno dell’équipe multiprofessionale del centro diurno demenze: «Si è osservato – spiega Pietroforte – che l’utilizzo di questo strumento facilita il processo d’integrazione dei vari punti di vista all’interno dell’équipe e di conseguenza migliora la qualità del servizio, a partire dalla presa in carico globale della situazione della persona affetta da demenza e della sua famiglia». Con risultati evidenti: «I famigliari – racconta la psicologa – riferiscono di percepire una buona comunicazione all’interno dell’équipe e di non sentirsi rinviare da una professionista all’altro».

È ovvio che Slack non può «sostituire le riunioni di équipe», rappresentando invece soltanto un «mero supporto per i professionisti» nella gestione del proprio lavoro, «ma ci auguriamo – conclude Pietroforte – di poter coinvolgerein futuro anche gli altri attori della gestione dell’anziano con demenza, dal medico di famiglia agli specialisti di fiducia, fino ai famigliari stessi che se ne occupano direttamente».

 

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