Un diurno Alzheimer a dimensione di anziani: per sentirsi a casa

renderingL’anziano in un centro diurno deve sentirsi a casa: è fondamentale per poter intervenire efficacemente nel supporto cognitivo e comportamentale alla sua condizione patologica legata all’Alzheimer o alle altre forme di demenza. Non è un caso che nell’approccio protesico del modello Gentlecare cui si ispira il nostro nuovo diurno, la Piccola Casa Beata Chiara, l’ambiente sia uno dei tre elementi cardine: negli stadi lievi-moderati l’anziano ha ancora una certa percezione di sé, degli spazi in cui vive, delle persone con le quali interagisce, e difficilmente accetterebbe di vedersi in una struttura, con ambienti, arredi, personale istituzionali.

Partendo da questa intuizione l’architetto Enzo Angiolini, il tecnico di riferimento in Italia del modello ideato da Moyra Jones, ha disegnato la Piccola Casa indicando pavimentazioni diverse per ciascuno degli ambienti nei quali è composto l’open space in cui gli anziani vivranno: un pavimento effetto legno di colore scuro per il soggiorno, che sarà anche l’ambiente dedicato al riposo con poltrone e divanetti, un pavimento in marmo che richiami le sale pranzo e così via.

Pavimentazioni, colori delle pareti e arredi costituiscono così un mix efficace per dare caratterizzazione agli ambienti e idea di casa agli anziani del centro diurno.

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