“Negli ammalati di Alzheimer la fisioterapia può avere funzione preventiva favorendo la riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare, migliorando la capacità aerobica, il recupero della gestualità e dell’articolarità”. Lo ha spiegato la dottoressa Ivana Cianciotta, fisioterapista della Piccola Casa Beata Chiara, incontrando i famigliari degli ospiti in occasione della Giornata mondiale della fisioterapia che si celebra oggi.
“Il risveglio muscolare previsto tra le attività quotidiane del centro diurno integrato demenza di Bari – ha proseguito Cianciotta – è un vero e proprio intervento riabilitativo basato sulle esigenze fisiche dell’anziano. L’esercizio fisico inoltre punta a valorizzare le capacità della persona ammalata, preservandone per quanto possibile il grado di indipendenza nelle attività di vita quotidiane”.
“È fondamentale – ha detto ancora la fisioterapista della Piccola Casa – eseguire attività motoria soprattutto nelle fasi iniziale delle malattie dementigene in quanto con l’esercizio si può contribuire al mantenimento del tono muscolare, alla coordinazione motoria, al controllo della postura”. “Si tratta di piccoli gesti, brevi movimenti – ha concluso Cianciotta – che possono essere eseguiti anche a casa, facendosi imitare dell’anziano, dando comandi semplici o in alcuni casi utilizzando il contatto fisico”.