Così i bambini della Agribioscuola Villa dei cedri hanno adottato i nostri nonnini

I nonni non sono mai abbastanza, questa è la verità: non sono genitori, perché hanno una funzione diversa, ma malgrado lo siano stati hanno rimosso tutto ciò che è negativo di quella funzione educativa e ne interpretano soltanto la parte positiva, affettiva, generosa, di dono incondizionato. Ecco che è nata l’idea di dare ai bambini della classe dei cinque anni dell’Agriobioscuola Villa dei cedri un… nonno in più, una sorta di adozione reciproca a distanza con i nonnini della Piccola Casa.

Il progetto di educazione intergenerazionale tra il centro diurno Alzheimer e la scuola dell’infanzia ha stabilito così tra anziani e bambini un legame nuovo, legame che porterà nelle prossime settimane a uno scambio di esperienze, a una condivisione di storie: oggi si sono presentati gli uni agli altri, portando in dote una carta di identità con i propri «segni particolari»; nel prossimo incontri gli uni racconteranno agli altri quali sono i giochi della propria infanzia, come giocavano ai loro tempi i nonni di oggi e come giocano i bambini oggi.

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